La formazione volontaria si può suddividere in due categorie, quella proattiva proposta dai fornitori per far conoscere e promuovere i vari prodotti e quella effettuata per colmare lacune o ampliare le competenze. La formazione sui prodotti permette di aumentare il livello qualitativo degli impianti proposti, di conoscere le tendenze tecnologiche e affiancare il cliente nel realizzare o quantomeno predisporre per l’evoluzione che ci sarà nel periodo a seguire. La formazione sulle competenze spazia dalla gestione contabile al marketing, dalla firma digitale alla fatturazione elettronica, dalla produzione snella alle soft skill, dai lavori in quota al POS, oppure su competenze tecniche di supporto come le reti informatiche o i protocolli di comunicazione, dall’uso di software di configurazione e teleassistenza alla digitalizzazione dei documenti.